Restauro della Basilica di San Francesco d'Assisi dopo il terremoto, con interventi innovativi e tecnologie avanzate per consolidare le volte e gli affreschi danneggiati.

Dopo i terremoti del settembre e ottobre, emergono problemi nel transetto sinistro e nelle volte della Basilica Superiore. Soluzioni innovative, come l'uso di gru per sostenere le strutture, sono adottate per evitare crolli.

L'idea di sospendere le volte al tetto con tiranti collegati alla struttura della copertura ha permesso di evitare danni concentrati e di agire rapidamente per la sicurezza. Il lavoro di restauro include il distacco e la ricostruzione delle volte, il consolidamento degli affreschi e la riposizione dei mattoni decorati.

Il capitolo descrive il restauro e consolidamento di una struttura rinascimentale utilizzando tecniche innovative come strutture composite in legno lamellare e fibre aramidiche. L'approccio adottato garantisce durabilità e resistenza alla struttura, rendendola in grado di resistere a forti terremoti futuri.

L'ENEA si impegna da oltre 10 anni nello sviluppo di tecnologie antisismiche, con particolare attenzione ai dispositivi in leghe a memoria di forma applicati al restauro della Basilica di San Francesco ad Assisi. Questi dispositivi innovativi, costituiti da fili in leghe a memoria di forma, garantiscono la super elasticità e la capacità di ammortizzare gli spostamenti durante un terremoto.

Il capitolo tratta del restauro finale dell'altare e degli ultimi dettagli architettonici, segnando la fase conclusiva dei lavori. Viene evidenziata l'importanza dell'altare come elemento sacro per le funzioni religiose e il coinvolgimento di diverse figure professionali nel progetto.